Beni culturali di Gela

BAGNI GRECI

    Nella collina di Caposoprano, ad ovest  del centro storico di Gela, nella zona a sud dell’Ospedale civico, laddove in età Timoleontea la città si estese sovrapponendosi alle antiche necropoli, gli scavi hanno rivelato la presenza di uno stabilimento termale di bagni greci, unico in tutta l’Isola, databile verso la fine del IV sec. a.C.

    L’impianto comprendeva in origine un ambiente con riscaldamento per bagni di sudore e due gruppi di vasche, servite da relativo condotto di scarico; un primo gruppo di esse disposto a ferro di cavallo e l’altro a forma di circolo. Le vasche di piccole dimensioni, ancora presenti, sono munite di sedili e di un incavo anteriore per la raccolta dell’acqua; in un secondo ambiente, sotto il piano di calpestio, s’intravvedono i resti di un vano e due corridoi dove era bruciato il combustibile.

    Anche questo sito risulta abbandonato, pieno di vegetazione spontanea e sporco. Recentemente il vicino ospizio è stato dato in gestione, quindi si prevede una pulizia straordinaria del sito.

 

 

Planimetria dello stabilimento di bagni pubblici

 

IL BALANEION, UNA DELLE ULTIME SCOPERTE

    Nell’estate del 2012, è stato rinvenuto un balaneion del IV-III sec. a.C., ovvero un antico impianto di bagni pubblici, il secondo dopo quello attiguo all'ospedale di cui sopra. Si tratta di un impianto termale del tipo a rotonda corredato da vasche a semicupio, disposte intorno ad una raffinata e rara pavimentazione in mosaico a ciottoli raffigurante una ninfa che cavalca un mostro marino. Anche questo scavo archeologico è stato ricoperto e quindi sottratto alla pubblica fruizione.

 

 

 

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